Descrizione
Note di degustazione:
“Sour Suzy” del Birrificio Lervig è una birra giallo paglierino opaco dalla schiuma bianca e fine. Al naso è intensa con sentori di lieviti e agrumi e qualcosa che ricorda la mela. In bocca è tagliente, con toni freschi di limone che si alternato ai cereali.
Bicchiere:
Tulipano
T° servizio:
8 °C
Abbinamenti:
Acciughe fritte, frittura di pesce, insalate arricchite
Birrificio:
Il birrificio norvegese Lervig dal 2010 è guidato stabilmente in sala cottura dal birraio americano Mike Murphy, costretto in passato ad emigrare dalla sua amata Danimarca dove lavorava come birraio della Gourmet Bryggeriet. Il birrificio era appena stato acquistato e Mike non aveva nessuna intenzione di continuare con persone più interessate alla riduzione dei costi produttivi che alla qualità del prodotto. Impossibilitato a trovare un altro lavoro come birraio in Danimarca, accetta di trasferirsi in Norvegia dove in pochi anni riesce a risollevare le sorti del birrificio Lervig, attivo dal 2005 ma in crisi di risultati sia per quello che riguarda la qualità delle birre che la redditività del business. Oltre a produrre birre facili da bere tutti i giorni come la Lucky Jack, un’American Pale Aie che diventa il simbolo della rinascita della Lervig, Mike realizza autentici capolavori, destinati agli appassionati di tutto il mondo.
Dal birrificio ci dicono questo: “Il nostro obiettivo è produrre le migliori birre del mondo e per farlo ci atteniamo alle nostre convinzioni e produciamo le birre che amiamo bere noi stessi. Siamo orgogliosi di essere un birrificio che non sacrifica mai la qualità per l’economia e lavoriamo costantemente al di fuori della nostra zona di comfort.”
Lo stile Berliner Weisse:
Stile antico e moderno allo stesso tempo quello delle Berliner Weisse. Le sue radici affondano nel nord della Germania già nel XVI secolo se non addirittura prima, ma a dire la verità la sua diffusione è venuta sempre meno, fino a divenire uno stile “in via di estinzione”. Non ha comunque mai abbandonato Berlino città che le ha dato parte del nome, l’altra parte, invece, è dovuta ai lieviti in sospensione che la rendevano molto opaca e che ci informa che fa parte delle birre prodotte anche con frumento. Ma non ci dobbiamo far confondere e pensare che sia simile alla Weisse bavarese prodotta a circa 600 chilometri a sud. Nella versione “berlinese” sono le acidità, infatti, a fare da padrone e se proprio vogliamo pensare ad un frutto non è più la banana, come nel caso bavarese, ma la mela a regalarci la parte fruttata. Tutto ciò è “abbinato” ad un grado alcolico molto basso e ad corpo leggero che la rendono una delle birre estive per eccellenza.
Range dal BJCP- Gradi Plato: 7 – 8° | EBC: 4 – 8 | IBU: 3 – 6 | Alcol: 2,5 – 3,5 °
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