Semplice e rivoluzionario: lo stile Pils

Oggi parliamo di uno stile che con la sua semplicità ha portato una vera e propria rivoluzione nel mondo brassicolo. Stiamo parlando dello stile Pils (o Pilsner che dir si voglia).

  • La birra prima della Pils
  • Caratteristiche della Pils
  • Perché una rivoluzione
  • Bohemian e German

Muoviamo qualche passo nella storia della birra per capire perché questa birra nonostante la sua semplicità è stata anche rivoluzionaria.

La birra prima della Pils

La birra nel Medioevo era scura. Questo era dovuto al fatto che i cereali, con la quale era prodotta, erano scuri a causa (o grazie) al metodo con il quale i maltatori erano soliti procedere con la maltazione. Infatti, tra le varie fasi della maltazione vi è anche l’essiccazione che consiste nel togliere al chicco di cereale gran parte dell’acqua presente in esso. Come si faceva? Si prendevano i chicchi di cereale e si mettevano sopra la fiamma del fuoco che prosciugava (essiccava) il chicco. La fiamma viva faceva sì che il chicco si scurisse e che donasse al futuro fermentato il suo colore e anche gli aromi che derivavano da un arrostimento su fiamma diretta del fuoco.

I mastri birrai provarono, per secoli, a modificare sia i sapori tipici che il colore delle birre, cercando di rendere il gusto più delicato e il colore sempre più chiaro. Buoni risultati si ottennero già sul finire del 1500 con l’Inghilterra che fu, di fatto, portabandiera di questa campagna, ma una vera e propria birra chiara dai sentori delicati e ben bilanciati si ottenne solo nel 1842 a Pilsen grazie al Mastro Birraio bavarese Josef Groll.

Caratteristiche della Pils

Groll riuscì a produrre un tipo di birra che si discostava molto dalle birre prodotte fino a quel momento. Una birra, che a poco a poco, prese il sopravvento un po’ in tutto il continente. Una birra chiara, luminosa, dalla schiuma bianca. I sentori di cereale e luppoli ben bilanciati e delicati. In bocca rinfrescante con una chiusura secca e amaricante allo stesso tempo. Tutte caratteristiche che non possono che stare sotto ad un unico nome: Pils. Una birra semplice che portò con sé una vera e propria rivoluzione.

Perché una rivoluzione?

Immaginiamoci di essere in un grande super mercato e nel reparto alcolici le birre sono tutte nere, scure, color mogano e ambra. Quella è la birra, c’è solo quel tipo anche se di tanti marchi diversi. Differiscono tra loro in gusto e anche in sfumature di colore, ma è così che siamo abituati a vedere il fermentato di cereali.

In questa situazione immaginaria se pensiamo alla birra pensiamo a un qualcosa di alcolico, lievemente frizzante e scuro. Poi tutt’a un tratto arriva una bottiglia di birra chiara. Lo stupore è enorme e subito, presi dalla curiosità, ne proviamo una. Non solo il colore è diverso, ma anche i profumi e i gusti sono diversi grazie ad un modo nuovo di fare la maltazione. Ed ecco che attraverso lo stile Pils assistiamo ad una vera e propria rivoluzione gustativa che influenzò e influenza tutt’oggi il modo di brassare e di vedere la birra.

Bohemian e German

Le Pils al loro interno hanno numerose sfumature di gusto, come del resto tutti gli stili birrari. Ci sono le Pils tedesche e le Pils Ceche. Le Pils Ceche si rifanno a quella che Groll brassò nel 1842 a Pilsen, cittadina dell’attuale Repubblica Ceca. La ricetta prevedeva oltre a malto d’orzo chiaro, anche luppolo Saaz (Zatec in ceco) lievito a bassa fermentazione e un’acqua dolce (povera di sali) proprio come quella che sgorgava a Pilsen. Le Pils tedesche invece sono ancora più chiare rispetto a quelle ceche e sono anche meno corpose e con un amaro che si fa percepire con più forza rispetto alla versione Boema.

Filari di luppolo Saaz

C’è solo un modo per capire la grandezza che sta dietro alla tanta semplicità di questo stile birrario: berne e sperimentarne ogni volta che se ne ha l’occasione.

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